Ieri in municipio si è consumata l’ultima sceneggiata del 2014, all’o.d.g. della seduta del 22 dicembre era in discussione la realizzazione di un passaggio ciclopedonale sul viadotto dei presidenti. Un opera da 800.000 euro, fondi da reperire con lo strumento degli oneri concessori del piano casa elaborato dalla polverini prorogato e peggiorato dalla attuale giunta Zingaretti.
Il Piano casa è uno strumento fortemente voluto dai palazzinari romani con il quale su può con una semplice comunicazione procedere ai cambi di destinazione d’uso, aumenti di volumetrie devastando un territorio già preda di urbanizzazioni selvagge attuate da tutte le amministrazioni di destra e di sinistra.
Il viadotto del presidenti era nato come tranvia leggera di collegamento tra Xaxa Rubra e Palmiro Togliatti secondo il corridoio T3 della cura del ferro progetto di iniziativa popolare con la sottoscrizione di 11.000 firme cittadine e con la delibera n. 37 del 2006 –indirizzo al sindaco per la realizzazione di un processo partecipativo per un sistema di collegamento ecosostenibile per la periferia EST.
Progetto ovviamente finito nel dimenticatoio comunale come tutte le opere destinate al bene comune.
Tornando al progetto del passaggio ciclopedonale in discussione ieri in aula municipale, ieri i consiglieri della maggioranza - in preda a allucinazioni mistico/politiche - hanno elaborato ed esposto le più stravaganti tesi per giustificare questo intervento, che primo non è stato concertato con i cittadini, strumento della partecipazione tanto urlato da questa amministrazione territoriale in campagna elettorale e di fatto disattesa e spesso ignorata nei fatti come in questo caso - e secondo per un opera non fondamentale per la comunità viste le altre priorità che gravano sul territorio che vanno dalla manutenzione stradale alla manutenzione del verde pubblico e quello scolastico.
Il primo intervento è stato del presidente Paolo Marchionne che ha , esattamente puntualizzato primo: che il piano casa è uno strumento valido per riqualificare il territorio e che i fondi necessari alla realizzazione dell’opera verranno reperiti con gli introiti dello stesso piano casa e questo atto è finalizzato solo all’espletamento della procedura di inserimento nel prossimo piano finanziario comunale.
Per Yuri Bugli Francesca Lenocini e Fabio Dionisi del PD è un opera strategica per il territorio sia per riqualificare il viadotto sia per una mobilità sostenibile e che il piano casa è uno strumento di rigenerazione urbana.
Per i consiglieri di minoranza è un opera in questo momento inopportuna sia nella forma che nella sostanza visto il clima politico-giudiziario che ha investito il consiglio comunale della nostra città.
Gli stessi consiglieri di minoranza NCD M5S insieme al Centro Democratico passato di fatto all’opposizione hanno abbandonato l’aula al momento del voto facendo mancare il numero legale necessario alla votazione ( 14 consiglieri) per cu l’atto verrà ripresentato oggi 23 dicembre dove in seconda convocazione basteranno 8 consiglieri per votare un atto inutile, senza fondi, e soprattutto finanziato con la devastazione ambientale del piano casa a dimostrazione che gli interessi dei palazzinari sono più forti degli interessi dei cittadini e in questo caso si sfiora il paradosso : finanziano un opera ecosostenibile con una legge devasta-territorio.
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