Soldi destinati a funzionari e dipendenti
pubblici del Comune di Roma. Una sfilza di sigle e nomi appuntati accanto
a colonne di cifre. Per gli inquirenti è il libro mastro in cui sono appuntati
due anni di tangenti, un tariffario che va dai duemila ai trentamila euro. Lo
hanno trovato, scrive Il Messaggero, gli uomini del Nucleo Speciale
Anticorruzione della Guardia di Finanza nella
sede di una delle due società del gruppo Bonifaci perquisite giovedì 18
febbraio.
Il fronte giudiziario è quello che
nel gennaio 2015 portò a scoprire un giro di tangenti tra
funzionari del Campidoglio ricevute in cambio del silenzio su presunti abusi
edilizi e per il rilascio di licenze. Nella prima
tranche dell’indagine, ribattezzata Vitruvio, finirono in manette una
quarantina di persone, tra imprenditori, funzionari pubblici e
professionisti. Da quel procedimento la Procura di Roma ha
avviato nuovi accertamenti che hanno portato alle perquisizioni di
giovedì scorso.
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A finire nel mirino dei PM di piazzale
Clodio anche l’imprenditore e costruttore capitolino Domenico Bonifaci.