Repubblica dedica una pagina intera a questo flop Via Villa di Faonte, Tufello: alle 13.30 la montagna di rifiuti fuori del cassonetto dell'indifferenziata ha raggiunto livelli imbarazzanti. Stesso vergognoso scenario in via Rapagnano, Fidene, alle 14.15. Sempre Fidene, appena pochi minuti dopo, a largo Fausta Labia, i sacchi del materiale non riciclabile dilagano intorno al cassonetto, occupano il marciapiedi e si appoggiano all'albero. E se non bastasse, a largo Cloe Elmo, dal cassonetto blu del multimateriale pendono grappoli di immondizia, occupano la strada. Altra tappa: alle 14.35, in via della Bufalotta 191, il contenitore bianco della carta e del cartone è strapieno, con corredo di scatole ammassate in terra e sopra il coperchio.
Il comitato di quartiere Serpentara ha inviato a Repubblica foto inequivocabili, che documentano il disastro del III municipio: via della Bufalotta, via Niccodemi, via Conca d'Oro evocano le immagini di Napoli nei suoi momenti peggiori. "Noi lo abbiamo detto dall'inizio - riprende Marchionne - con i cassonetti non si garantisce la qualità dei rifiuti conferiti e non puoi avere il controllo. Qui funziona solo il porta a porta, come a Cinquina, per esempio. Siamo vittima di un paradosso: il nostro è stato il primo municipio a partire con il nuovo sistema di raccolta differenziata, eppure siamo stati molto penalizzati. Abbiamo perso moltissimi addetti e mezzi, dirottati sulle zone del porta a porta". Una scelta effettuata in extremis dall'Ama, come ha denunciato la Cgil Funzione pubblica e ha documentato Repubblica in un dossier precedente, non accompagnata da una seria programmazione. Il risultato è stato quello raccontato: tanti operatori che attendono istruzioni negli stabilimenti, ma rimangono inattivi perché non ci sono mezzi sufficienti per gli spostamenti.
sabato 7 dicembre 2013
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