Ieri come previsto si è svolta la prevista riunione del processo partecipativo relativo al “ Nuovo modello di riferimento per la costruzione di opere per la difesa” realizzazione convenzionata con il ministero della difesa di 270 unità locative aventi funzioni di alloggio di servizio per il personale dell’aereonautica militare in zona Bufalotta.
La discussione è iniziata alle 16,30 con un ora di ritardo sul fissato appuntamento pubblicato sul sito del dipartimento all’urbanistica previsto alle 15,30 e modificato il giorno prima senza aver dato modo alla cittadinanza di prenderne visione in tempo utile.
Alla presenza dell’ing. Roberto Botta del dipartimento all’urbanistica , dell’arch. Capri e dell‘ing. Grottola progettisti dell’intervento e dello stato maggiore dell’aereonautica è iniziata la presentazione del progetto che come da consuetudine e stato una sola mera illustrazione fotografica e scenografica dell’urbanizzazione.
L’intervento sarà strutturato con la realizzazione di 15 palazzine di 5 piani fuori terra più uno interrato per 18 appartamenti cadauna, 270 alloggi complessivi per un totale di 696 nuovi residenti.
I canoni concessori che la società verserebbe al comune , per questo intervento, risultano pari a 4,5ML di euro più un importo pari a 8,5ML di euro di opere non definite allo stato attuale .
Dopo questa illustrazione si è passati agli interventi dei presenti tutti registrati audio e video per essere pubblicati in rete e per essere parte integrante del documento della partecipazione come dettato dalla delibera comunale 57/2006.
Da notare purtroppo la completa assenza dei rappresentanti istituzionali sia comunali che municipali sia della maggioranza che dell’opposizione oltre purtroppo all’assenza delle altre realtà territoriali ( comitati e associazioni) presenti sul territorio municipale.
Il primo intervento è stato quello del prof. Elio Piroddi docente di urbanistica alla facoltà di architettura e simpatizzante del comitato serpentara che ha subito sollevato un conflitto di applicazioni normative tra la proposta urbanistica presentata al comune dalla società richiedente e il dettato delle norme attuative del piano regolatore generale di Roma mettendo il luce il vero scopo di questo intervento “ una lottizzazione urbanistica” con una palese “forzatura” nel giustificare questo intervento come un ” interesse pubblico realizzato da privati per soddisfare gli interessi della pubblica amministrazione”
Il secondo intervento è stato del sottoscritto nel quale ho riaffermato l’importanza del processo partecipativo come espressione democratica tra cittadinanza e istituzioni e che deve essere un momento di confronto concreto e costruttivo e non di mera illustrazione fotografica. In merito all‘intervento edificatorio ho fatto presente che lo stesso è solo una l’ennesima speculazione edilizia a danno del IV municipio e che non si ravvisa la giustificazione dell’ emergenza abitativa per il personale dell’aeronautica visto che la stessa potrebbe acquistare , per soddisfare questa “ emergenza” le case invendute della centralità Bufalotta Porte di Roma.
Il terzo intervento è stato quello Annamaria Romani di Lega ambiente Lazio e rappresentante del coordinamento ecologico anche lei ha ribadito che questo provvedimento non è giustificato su un territorio già martoriato e ha chiesto quali altri interventi sono “ nascosti” a danno del municipio visto che ogni tanto spuntano queste richieste a costruire all’improvviso.
Ha fatto presente che la zona è già al collasso viario per la presenza del entro commerciale che ne progetto non si è fatto riferimento alle infrastrutture alla viabilità e ai servizi.
E’ intervenuto poi un rappresentante dello stato maggiore dell’aeronautica dove ha illustrato l importanza di questa opera per le esigenze strategiche del personale delle difesa a aerea che questa lottizzazione sarà un punto di aggregazione sociale utile per tutto il territorio.
Ha dichiarato che gli appartamenti saranno assegnati secondo una graduatoria reddituale al personale militare e “civile” e questa affermazione è stata presa dai presenti in maniera perplessa perché rafforza il fatto della “ speculazione edilizia”
Incalzato da alcune domande soprattutto legate all’ipotesi che questa urbanizzazione diventi una zona militare ad accesso riservato il generale ha ribadito che il parco sarà accessibile alla cittadinanza lasciando seri dubbi sulla accessibilità alla zona residenziale. Questo dichiarazione ha lasciato i presenti molto interdetti perché se cosi fosse siamo davanti ad una militarizzazione della zona.
L’ing. Botta, su precisa domanda, ha dichiarato che sarà realizzato una asilo nido per 45 posti che risulta, visto il numero esiguo dei posti, ad uso del personale della difesa.
Sempre l ing. Botta ha dichiarato per concludere che il procedimento andrà avanti con le considerazione fatte dai presenti alle 18 l’assemblea è stata chiusa.
Tutti gli interventi audio a breve saranno disponibili in rete sul dipartimento all’urbanistica.
venerdì 23 novembre 2012
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