Ieri si è svolta la seconda assemblea pubblica per discutere
del PGTU Piano generale del traffico urbano che trovate come file, 217 pagine
di riordino del sistema di mobilità pubblico e privato a Roma alla presenza del
presidente della commissione mobilità Fabio Dionisi.
Nell’incontro del 6 febbraio L’ing Brinchi che ha presentato
il documento ha affermato che non ci sono fondi e che le linee di superficie
rimarranno quelle in esercizio.
Premesso questo il PGTU individua aspetti della mobilità
quali:
Piano della ciclabilità -
Isole ambientali - Abbattimento
delle barriere architettoniche – Sistema Piedi Bus per gli scolari -Arredo urbano e isolati di servizio oltre a
definire il concetto di Linee di superficie PORTANTI - INTERZONALI E DI ADDUZIONE. Una specie di
sistema ad alta velocità adottata dalle ferrovie dello stato.
Ieri invece la discussione è stata affrontata come una mera
elencazione delle criticità quartiere per quartiere esposte dai vari cittadini
e/o comitati di quartiere.
Altro doveva essere invece la discussione del PGTU infatti
nessuno ci ha detto:
IL piano delle piste ciclabili nel municipio - quali sono le linee portanti - interzonali e di adduzione del municipio
- come si attuerà il Piedi Bus oltre all
annoso problema delle barriere architettoniche vera piaga della nostra città.
Il documento PGTU prevede infatti tre stati di progettualità
partecipata:
1^ livello : progetto preliminare PGTU
2^ livello : piani particolareggiati del traffico urbano PPTU
3^ livello : piani esecutivi del del traffico urbano PETU
Oltre al piano parcheggi PUP Piano della mobilita PUM - Piano Strategico Mobilità Sostenibile (PSMS)
-Piano Comunale Sicurezza Stradale
(PCSS) - Piano Quadro Ciclabilità (PQC).
Bene ieri i presenti hanno solo parlato della TPL trasporto
pubblico locale che non rientra in questa fase progettuale e che ha fatto solo
da passerella all’incontro che alla fine si è concluso con nulla di fatto e di
concreto.
Ogni comitato presente , non avendo letto il documento ha
travisato la discussione oltretutto il presidente Fabio Diosini si è ben visto
da riportare la discussione sui giusti binari assecondando lo “sfogo” di
quartiere fatto dai presenti.
Non vorremmo che,vista l’obbligatorietà della discussione
del documento in questione PGTU i vari inviti alla partecipazione fatti e a
venire si trasformassero in un altra
presa in giro per i cittadini che in buona fede hanno elencato le criticità
della rete TPL cercando di portare giovamento al proprio quartiere , ma che di
fatto si trasformeranno in un buco nell’acqua visto le prenesse iniziali.
Il comitato
serpentara e l’associazione diritti del pedoni ADP di Vito de Russis hanno
affermato al presidente Fabio Dionisi quando sopra riportato e cioè la fase
progettuale del PGTU è una cosa la rete TPL e un'altra cosa… gli sviluppi di questa farsa alla prossima
riunione
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