
sabato 27 agosto 2011
venerdì 26 agosto 2011
METRO B1 LE BUGIE DI ALEMANNO

Voglio ringraziare Roma Metropolitane per aver rispettato il crono – programma della linea B1 della metropolitana che consentirà, come previsto, l’apertura della tratta Bologna/Conca d’Oro nel gennaio 2012 e nel 2013 il prolungamento fino a viale Jonio.
La Conferenza dei servizi ha approvato nei giorni scorsi il prolungamento della metro da viale Jonio, di cui oggi ho visitato gli scavi della futura stazione, fino alla Bufalotta. Per questo nuovo impegno Roma Metropolitane intende adottare lo schema utilizzato per la tratta Rebibbia/Casal Monastero, che prevede un concorso di capitale pubblico in project financing. Grazie al Comune, che mette a disposizione tre aree pubbliche, la società privata che risulterà vincitrice del bando di gara avrà a disposizione cubature per edilizia residenziale e a servizi e il ricavato di questo investimento potrà essere utilizzato proprio per finanziare questo nuovo tratto della metro B1.
La Conferenza dei servizi ha approvato nei giorni scorsi il prolungamento della metro da viale Jonio, di cui oggi ho visitato gli scavi della futura stazione, fino alla Bufalotta. Per questo nuovo impegno Roma Metropolitane intende adottare lo schema utilizzato per la tratta Rebibbia/Casal Monastero, che prevede un concorso di capitale pubblico in project financing. Grazie al Comune, che mette a disposizione tre aree pubbliche, la società privata che risulterà vincitrice del bando di gara avrà a disposizione cubature per edilizia residenziale e a servizi e il ricavato di questo investimento potrà essere utilizzato proprio per finanziare questo nuovo tratto della metro B1.
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COMITATO SERPENTARA
giovedì 18 agosto 2011
mercoledì 17 agosto 2011
PIAZZA MINUCCIANO - FURBATE ESTIVE



Il giorno 16 agosto - avete letto bene 16 agosto - a Piazza Minucciano si sono presentati una squadra di operai - una squadra del vigili urbani e un rappresentate della proprieta dell'area (Bonifaci).
I residenti, alla vista degli operari, che hanno incominciato a tagliare alberi anche ad alto fusto, tra cui un fico di almeno 30 anni e allarmati da quanto stava accadendo hanno subito chiesto spiegazioni al rappresentante della proprieta e ai vigili presenti che ovviamente hanno accampato le motivazioni più fantasione, dalla pulizia dell'area a seguito di una denuncia, alla preparazione del terreno per una futura bonifica a settembre, alla preparazione della recinzione dell'aera per la costruzione del previsto centro commerciale insomma la solita disinformazione.
Alcuni residenti, tra cui un nostro membro del comitato, hanno subito fatto quadrato e cominciato a chiedere sempre piu pressantemente spiegazioni ai presenti e quando hanno fatto anche notare ai vigili , che oltretutto dovevavo assicurarsi della protezione degli operai, che gli adetti ai lavori non avevano alcun tipo di protezione anche quella piu elementare e avendo capito che la situazione stava sfuggendo di mano sia ai rappresentanti delle forze dell'ordine che alla proprietà tutti hanno abbandonato l 'area dopo comunque aver purtroppo abbattuto alcuni alberi ad alto fusto.
La cosa strana e che questa "pulizia"venga fatta il 16 agosto come mai tanta fretta in un momento di scarsa attenzione da parte dei cittadini? come mai i vigili non hanno controllato la regolarita degli DPI degli operai? come mai non è stata informata la popolazione residente dei questo intervento? domande a cui non non sappiamo rispondere ma come sempre noi documentiamo e controlliamo anche durante il periodo estivo attenti ad ogni mossa da parte di tutti per evitare le FURBATE ESTIVE da parte di soliti noti che vogliono cementificare la collina.
I residenti, alla vista degli operari, che hanno incominciato a tagliare alberi anche ad alto fusto, tra cui un fico di almeno 30 anni e allarmati da quanto stava accadendo hanno subito chiesto spiegazioni al rappresentante della proprieta e ai vigili presenti che ovviamente hanno accampato le motivazioni più fantasione, dalla pulizia dell'area a seguito di una denuncia, alla preparazione del terreno per una futura bonifica a settembre, alla preparazione della recinzione dell'aera per la costruzione del previsto centro commerciale insomma la solita disinformazione.
Alcuni residenti, tra cui un nostro membro del comitato, hanno subito fatto quadrato e cominciato a chiedere sempre piu pressantemente spiegazioni ai presenti e quando hanno fatto anche notare ai vigili , che oltretutto dovevavo assicurarsi della protezione degli operai, che gli adetti ai lavori non avevano alcun tipo di protezione anche quella piu elementare e avendo capito che la situazione stava sfuggendo di mano sia ai rappresentanti delle forze dell'ordine che alla proprietà tutti hanno abbandonato l 'area dopo comunque aver purtroppo abbattuto alcuni alberi ad alto fusto.
La cosa strana e che questa "pulizia"venga fatta il 16 agosto come mai tanta fretta in un momento di scarsa attenzione da parte dei cittadini? come mai i vigili non hanno controllato la regolarita degli DPI degli operai? come mai non è stata informata la popolazione residente dei questo intervento? domande a cui non non sappiamo rispondere ma come sempre noi documentiamo e controlliamo anche durante il periodo estivo attenti ad ogni mossa da parte di tutti per evitare le FURBATE ESTIVE da parte di soliti noti che vogliono cementificare la collina.
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COMITATO SERPENTARA
giovedì 11 agosto 2011
QUANDO IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIETTO
Sempre nel Piano casa del Comune di Roma era stata confezionata una specifica norma, non contenuta nella proposta originaria, e poi misteriosamente comparsa nel maxi emendamento proposto l’ultima notte di Consiglio, ed eliminata dopo le tante proteste, con la scusa di un errore di copiatura. Strano errore, che avrebbe permesso al Campidoglio, con un semplice bando e senza passare per il Consiglio comunale, di ampliare le cubature, cambiare le destinazioni d’uso, trasformare anche le aree destinate a verde pubblico, tutto in variante del Piano Regolatore.
Chissà se, sempre per errore, il Comune di Roma aveva emesso alcuni bandi in scadenza dopo l’estate, che avrebbero permesso tutto questo. Un bando in particolare recitava (punto 5.2 del bando sui relitti urbani) che i progetti erano subordinati all’approvazione di una variante urbanistica, a meno che la Regione non avesse nel frattempo fatto una specifica norma. Quando si dice il caso….
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COMITATO SERPENTARA
ARTICOLO SU REPUBBLICA SUL PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 A BUFALOTTA

Probabilmente ci sono canali di informazione e comunicazione tra comune e dipartimento alla mobilità leggermente disturbati visto che Aurigemma ha dichiarato una cosa e il sindaco un altra e un mezzo ci sono i cittadini che come al solito subiranno una colata di cemento senza precedenti per un opera inutile.
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COMITATO SERPENTARA
mercoledì 10 agosto 2011
PIANO CASA I CONTENUTI DELLA LEGGE

E’ stato l’oggetto di una battaglia durissima nel Consiglio regionale del Lazio. Lo ha bocciato come incostituzionale persino il Ministro ai Beni Culturali, Giancarlo Galan. Il Piano Casa della Giunta Polverini ha fatto discutere molto, anche al di fuori dei confini regionali. Si tratta di un provvedimento che autorizza la cementificazione selvaggia, anche nelle aree agricole e protette. Ma al di là delle considerazioni di carattere politico, è interessante conoscere i suoi contenuti. Abbiamo provato a farne una sintesi.
Più cubature per tutti, in deroga ai Piani Regolatori
Per tre anni sarà permesso in tutto il territorio del Lazio di aumentare del 20% la superficie dei singoli edifici (ma ogni appartamento con ingresso indipendente potrà autonomamente ottenere questo beneficio) con un tetto massimo per edificio di 70 metri quadri se residenziale, e di 200 se non residenziale. Per gli edifici artigianali e industriali, i metri quadrati diventano 500. Il premio di cubatura può salire fino al 30%. Un ulteriore 10% viene concesso a chi installa almeno 1 kw di energie rinnovabili. Un incentivo singolare, visto che una legge regionale lo impone già a chi vuole realizzare l’ampliamento.
Il 35 % di ampliamento si ottiene invece se si adegua sismicamente l’edificio. L’incremento del 20%, già descritto sopra, può essere inoltre utilizzato per recuperare a fini abitativi parti pertinenziali dell’edificio. I proprietari di case a schiera e villini, potranno quindi cumulare questo bonus all’ampliamento del 30%, arrivando complessivamente a un incremento della superficie residenziale del 50%. Nel caso di demolizioni e ricostruzioni, l’incremento è del 35%, ma si può arrivare sino al 60%. Gli interventi si potranno realizzare un po’ ovunque, ad eccezione dei centri storici e di alcune aree vincolate. Diventano invece trasformabili le aree agricole, parte dei parchi regionali, le città storiche. Queste norme, insomma, favoriranno solo i grandi gruppi di interesse.
Cambi di destinazione d'uso e Programmi di riqualificazione urbana
Fuori dalle regole dei Piani Regolatori sono previsti due tipi di interventi, quelli che rischiano di provocare gli effetti più devastanti per il territorio. La legge permette, infatti, il cambio di destinazione d'uso, con intervento di ristrutturazione, sostituzione, demolizione e ricostruzione, completamento, per gli edifici non residenziali, con un ampliamento del 30% rispetto alla superficie utile esistente. Si potranno realizzare per ogni edificio sino a 15.000 mq di superficie residenziale, ossia, con un taglio medio di 65 mq, oltre 230 appartamenti e più di 500 abitanti insediabili.
Ma il pezzo forte di questo articolo, non è tanto la trasformazione dell’esistente, bensì di quello che ancora non esiste. Nuove case potranno sorgere, senza alcun atto da parte dei Comuni, nelle aree non edificate dei Piani Regolatori destinati a uso non residenziale.
Riqualificare costruendo
Il pretesto per riqualificare porzioni di territorio, caratterizzate da tessuti edilizi degradati, edifici isolati, ma anche territori di interesse naturalistico, ambientale e culturale, è quello utilizzato nell’articolo dei programmi integrati. L’incremento, in questi casi, è molto consistente. Si va dal 75% in più delle volumetrie demolite, a un premio di cubatura fino al 150% nel caso delle delocalizzazioni, che interessano le zone costiere. Ma i Comuni possono anche raddoppiare questi valori, e le cubature possono essere spostate su aree agricole.
Si sacrificano così numerose aree pregiate, con il pretesto di salvaguardare altre aree pregiate. I Comuni potranno, in variante ai loro PRG, approvare grandi interventi in grado di far saltare gli interi equilibri territoriali. Una norma scritta su misura per il Comune di Roma, con la quale potrà realizzare il progetto di triplicare le cubature di Tor Bella Monaca, senza dover sottostare al controllo del Piano provinciale, che avrebbe reso irrealizzabile questo progetto.
Il mistero buffo della norma per Alemanno
Sempre per il Comune di Roma era stata confezionata una specifica norma, non contenuta nella proposta originaria, e poi misteriosamente comparsa nel maxi emendamento proposto l’ultima notte di Consiglio, ed eliminata dopo le tante proteste, con la scusa di un errore di copiatura. Strano errore, che avrebbe permesso al Campidoglio, con un semplice bando e senza passare per il Consiglio comunale, di ampliare le cubature, cambiare le destinazioni d’uso, trasformare anche le aree destinate a verde pubblico, tutto in variante del Piano Regolatore.
Chissà se, sempre per errore, il Comune di Roma aveva emesso alcuni bandi in scadenza dopo l’estate, che avrebbero permesso tutto questo. Un bando in particolare recitava (punto 5.2 del bando sui relitti urbani) che i progetti erano subordinati all’approvazione di una variante urbanistica, a meno che la Regione non avesse nel frattempo fatto una specifica norma. Quando si dice il caso….
Niente case pubbliche, ma molto cemento nelle aree pregiate
Nulla invece, se non di peggiorativo, sul fronte dell’edilizia sovvenzionata. Nessuna risposta a chi una casa non la possiede. Tante norme, invece, che ci convincono di avere a che fare con un vero e proprio Piano Cemento. Provvedimenti che meriterebbero un approfondimento e una riflessione ulteriore. Dalla realizzazione di impianti sciistici e attività estrattive, alle deroghe ai piani e vincoli paesaggistici, alla realizzazione di porti. Nelle aree naturali protette è consentita la realizzazione di impianti e attrezzature sportive “finalizzati alla valorizzazione del paesaggio”.
Già, perché un parco che ha mantenuto inalterate le sue caratteristiche ambientali è visto come qualcosa di incolto, di disordinato. Allora si è pensato di mettere un po’ di ordine con un po’ di cemento o un bel campo da golf. Progetto già ideato per l’area pregiata del Parco Regionale Laurentino. E se tutti i danni che potrà causare questo Piano non dovessero bastare, è prevista una procedura abbreviata per la definizione dei condoni edilizi ancora pendenti. Una sorta di chiusura degli occhi sul passato.
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COMITATO SERPENTARA
venerdì 5 agosto 2011
LETTERA DI ALEMANNO AL PRESIDENTE DEL CIO PER LA CANDIDATURA DI ROMA ALLE OLIMPIADI

Leggete quello che è riuscito a dire pinocchio Alemanno nella lettera trasmessa al presidente del CIO per avvalorare la candidatura di Roma alle olimpiadi del 2020 prima dichiarazione delirante " la cittadinanza romana ha supportato questa decisione con orgoglio" domanda: perché quando ha chiesto ai cittadini di Roma un parere sulle olimpiadi? seconda dichiarazione doppiamente delirante: "GIOCHI A MISURA D'UOMO E D'AMBIENTE" "Roma sarà in grado di mostrarsi pronta nella pratica e nello spirito, coniugando la sua tradizione millenaria con la sua capacità di guardare al futuro, vogliamo realizzare dei Giochi che siano 'a misura d'uomo e d'ambiente', ma che siano anche altamente tecnologici in termini di organizzazione - Inoltre, Roma è pronta a garantire in tempo utile la costruzione di infrastrutture importanti in termini di mobilità, trasporto pubblico e ricaduta culturale ....., ma come Alemanno e la sua giunta con l’assenso del consiglio Regionale sta devastando tutto il devastabile a Roma per accontentare i palazzinari e per le olimpiadi dichiara che i GIOCHI SARANNO A MISURA D'UOMO E D'AMBIENTE? ma come per i mondiali di ITALIA 90 la stazione Vigna Clara è stata aperta il primo giorno e mai più messa in esercizio, per i mondiali di nuoto, affidati alla protezione civile , sono riusciti a sbagliare la lunghezza di una piscina di 23 cm, hanno dato l opportunità ai privati, in deroga a tutte le normative, di aumentare le volumetrie vedi salaria sport village, hanno realizzato strutture mai aperte o che hanno funzionato il tempo della manifestazione e adesso i nostri amministratori dichiarano che garantiranno in tempo utile le strutture? quando il delirio regna sovrano nella testa di chi ci dovrebbe amministrare con un buon padre di famiglia queste sono le conseguenze naturali……. UN VANEGGIAMENTE TOTALE A 360°.
Per leggere il contenuto delirante della lettera cliccate sul link:
http://www.repubblica.it/sport/vari/2011/08/04/news/forma_candidatura_olimpica_roma-20038217/
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COMITATO SERPENTARA
mercoledì 3 agosto 2011
PROLUNGAMENTO METRO B1 - IL NUOVO SACCO DI ROMA
Il primo agosto come preannunciato si è svolto l’ atteso incontro presso il municipio IV tra l ‘Assessore Antonello Aurigemma, i responsabili di Roma metropolitane i comitati di quartiere e i cittadini.
Senza entrare in merito alla presenza o meno dei rappresentanti comunali e municipali con la loro sistematica opera di disinformazione, nei confronti dei cittadini, voluta e organizzata sul reale progetto, sul costo e sul finanziamento del prolungamento della metro B1 fino a Bufalotta si è venuti a conoscenza che tutta l’opera non sarà più finanziata con il sistema del Project financing che, come precedentemente comunicato anche con note ufficiali da parte dei consiglieri municipali e comunali, era stato adottato o per reperire i fondi per la realizzazione di questa opera.
Durante la seduta Roma metropolitane ha illustrato il progetto peraltro già conosciuto ai cittadini e ai comitati che prevede un tracciato che parte da via Conti attraversa Vigne Nuove e termina a porte di Roma per una distanza di circa 3,85 Km, con tre fermate Vigne Nuove (Via Conti in prossimità del mercato di Val Melaina), Mosca (adiacente Piazzale Ennio Flaiano), Porta di Roma (tra Via Carmelo Bene e Via Carlo D'Apporto).I rappresentanti di Roma metropolitane hanno riaffermato che il mercato di Val Melaina non verrà spostato e non verrà realizzato il deposito dei mezzi a ridosso di via Antamoro.
Le opere riguarderanno , oltre alle stazioni in corrispondenza delle fermate e ad un tratto interrato di manovra nell'ultima fermata di Porta di Roma, un parcheggio interrato a Vigne Nuove e un parcheggio multipiano di scambio a Mosca per le auto provenienti dal GRA.
Sui tempi di realizzazione Roma Metropolitane prevede 5 anni dalla data di consegna dei cantieri.
Sul finanziamento dell’opera ci sono molti dubbi e molti lati oscuri , il primo lato oscuro e il costo Roma metropolitane ha dichiarato 530 ML di euro mentre l’assessore Aurigemma , nella nota trasmessa alla consigliera gemma Azuni a seguito di una sua interrogazione scritta in merito a questo prolungamento, ha dichiarato che il costo e di 649ML di euro e già qui e evidente che nessuno sa esattamente quantificare il costo di questa infrastruttura.
Sul reperimento dei fondi sono state avanzate le seguenti ipotesi ovviamente tutte da prendere con il beneficio di inventario:
Valorizzazione immobiliari con interventi di edilizia privata di aree adiacenti alle stazioni di Vigne Nuove (23.000 mq = ca 70.000 mc, circa 15-20 mil. di euro) e Mosca ( 87.000 mq = ca 240.000 mc, circa 50-70 mil. di euro).
Gestione delle Stazioni a privati ovviamente con eventuali introiti non precisati;
Finanziamento per circa 200 ML di euro da parte del Comune di Roma ovviamente con un ulteriore indebitamento da parte del comune che già ha al suo passivo una cifra di circa 8 MLD ma tanto queste cifre le lasceranno in eredità alle generazioni presenti e future
Ulteriore copertura dagli eventuali proventi per concessioni a privati per interventi in "social housing" sull'intero territorio del Comune di Roma senza specificare né l’entità dei proventi né la localizzazione delle aree da precisare che il bando sul reperimento delle aree scade il 3 agosto come vedete si naviga nel buio più completo.
E’ questa la vera trappola: “l’housing sociale “ cioè la possibilità di edificare anche in aree classificate verdi e addirittura agricole anche dell’agro romano si parla di circa 24.000 ettari", in deroga al PRG e - cioè una nuova speculazione edilizia mascherata da necessità sociale con questa formula: : il 40% delle case costruite rimarrà ai costruttori il restante 60% sarà invece venduto direttamente dal Comune di Roma non basta aver distrutto l’aera a ridosso della Bufalotta con 6milioni di m³ e con un invenduto pari al 70 % adesso serve l’housing sociale.
UN NUOVO SACCO DI ROMA
Per concludere QUESTA OPERA INUTILE- DANNOSA- COSTOSISSIMA E DAI COSTI IMPRECISATI sarà solo un ulteriore scempio urbanistico voluto fortemente dai poteri forti del mattone che con arroganza e influenza impongo ai nostri amministratori scelte che non risolvono il sistema di viabilità del municipio ma sicuramente risolvono almeno temporaneamente il problema di tamponare le loro casse che versano in uno stato di insolvenza paurosa.
Resta sempre in essere che l amministrazione comunale deve, per legge, applicare il regolamento sulla partecipazione dei cittadini alle trasformazioni urbanistiche come prevede la delibera comunale n. 57/2006 che tra le altre cose invalita ogni delibera che supera i 5 ML di euro se non si è ottemperato a questa normativa.
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