Sempre nel Piano casa del Comune di Roma era stata confezionata una specifica norma, non contenuta nella proposta originaria, e poi misteriosamente comparsa nel maxi emendamento proposto l’ultima notte di Consiglio, ed eliminata dopo le tante proteste, con la scusa di un errore di copiatura. Strano errore, che avrebbe permesso al Campidoglio, con un semplice bando e senza passare per il Consiglio comunale, di ampliare le cubature, cambiare le destinazioni d’uso, trasformare anche le aree destinate a verde pubblico, tutto in variante del Piano Regolatore.
Chissà se, sempre per errore, il Comune di Roma aveva emesso alcuni bandi in scadenza dopo l’estate, che avrebbero permesso tutto questo. Un bando in particolare recitava (punto 5.2 del bando sui relitti urbani) che i progetti erano subordinati all’approvazione di una variante urbanistica, a meno che la Regione non avesse nel frattempo fatto una specifica norma. Quando si dice il caso….
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