Verifiche e accertamenti negli impianti del Lazio. A disporli è il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che, come si legge in una nota ufficiale del dicastero, "al fine di assicurare l'efficacia delle disposizioni previste dal decreto sui rifiuti di Roma e le successive misure adottate dal Commissario prefetto Sottile, ha incaricato il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (Noe) di accertare le condizioni effettive di funzionamento, e di verificare l'effettiva capacità residua, degli impianti di trattamento meccanico biologico (Tmb), di compostaggio e termovalorizzazione dei rifiuti della Regione Lazio.
Queste verifiche hanno concluso che ben otto impianti di trattamento meccanico biologico del Lazio sono fortemente sottoutilizzati e possono, anzi "devono", trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, come aveva prescritto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini con il suo decreto del 7 gennaio.
"I gestori di almeno tre impianti hanno dichiarato il falso, dunque verranno segnalati all'autorità giudiziaria - conferma Clini - Ora tutti i gestori degli otto impianti di Tmb e dei tre termovalorizzatori di Colleferro e San Vittore passati al setaccio dal Noe hanno 30 giorni per far funzionare a regime gli stabilimenti accogliendo i rifiuti non trattati della capitale".
Dunque a eccezione di San Vittore c'è spazio per altri rifiuti in tutti gli impianti. Balza sicuramente agli occhi il dato degli impianti romani, che nonostante le rassicurazioni dell'Ama di qualche mese fa, si attestano su una percentuale complessiva di utilizzazione al di sotto del 60%. Dunque l'emergenza rifiuti è solo un'invenzione?
Intanto nel IV municipio la situzione non è cambiata i contenitori sono sempre stracolmi e mentre hanno obbligato i cittadini a fare una raccolta differenziata a casa i gestori commerciali sono autorizzati a sversare nel cassonetti dell indiferenziata di tutto dagli scarti alimentari ai contenitori di carta questo al mercato serpentara 2 di via Virgilio Talli a 200 metri dal comando del IV gruppo dei VV.U.
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